Il 28 agosto 2008, al Commissario Straordinario per l'Expo 2015 dott.ssa Letizia Moratti, presentai, via raccomandata, un mio progetto (che autenticai molti anni prima, l'11 giugno 2003) consistente nel dare vita ad un "Museo del Buonumore", dove ogni nazionalità potesse portare all'attenzione del grande pubblico i loro migliori esempi di: comicità, ironia, etc.

Potrebbe trattarsi, ad esempio, di:

  • oggetti

    (con riguardo all'Italia, alcuni esempi potrebbero essere: la maglietta fatta a Napoli con disegnata la cintura di sicurezza; il barattolo con l'aria di Napoli, o, ancora, per restare in tema di barattoli, quello contenente gli escrementi di artista, di Piero Manzoni;
    etc…);


  • vignette; statue; sketch comici (come si fa, per esempio, a non ricordare il Sarchiappone di Walter Chiari, impensabile); personaggi animati e dei fumetti delle varie culture (sotto forma di video, pupazzi animati..); video di ogni tipo (da quelli in stile real tv/paperissima, riguardanti: cadute, etc., a quelli di film veri e propri - tradotti, la dove necessario, in varie lingue -); etc.
  • (il materiale esposto potrebbe, estendersi volendo a tutti gli altri aspetti che rendono piacevole la vita, come, ad esempio: musica; cibo - tema dell'Expo 2015 - di cui fornire magari assaggi ai visitatori; vestiti; - etc..)

Ad oggi, trovo che pochi sappiano che cosa faccia ridere un indiano, un cinese, un nigeriano, etc.., mentre, quasi tutti, sappiamo cosa, spesso, li fa disperare. E' un progetto, quindi, di speranza, incentrato sulle cose belle e divertenti della vita, che fa anche riflettere sul fatto che, sebbene magari talvolta ridiamo per cose diverse, vista la diversità tra le culture, spesso, ridiamo per le stesse cose e, soprattutto, nello stesso modo, dato che, come sosteneva Einstein, apparteniamo tutti alla razza umana.

Un museo certamente consigliabile alle giovani generazioni, sperando possa servirgli a comprendere che, anche, una vita attenta agli aspetti ludici deve essere, comunque, affrontata con intelligenza e non con idiozia. Come ha dimostrato Piero Manzoni, persino andare di corpo può essere fatto con intelligenza e un pizzico d'ironia.

A mio avviso, come indicai, tutti i cittadini, almeno in Italia, dovrebbero poter partecipare all'individuazione, segnalazione e raccolta del materiale per il museo, anche inviando un proprio elaborato, la cui foto sarà certamente consultabile via web. Le opere migliori potranno anche essere esposte nel museo.

Trovo inoltre che ogni provincia italiana, o per lo meno ogni Regione, dovrebbe avere il proprio Museo del Buonumore, dove ogni persona potrebbe ritemprarsi, trovare fiducia e ottimismo.

Infine segnalo:

- l'avvento del successivo "Festival della Felicità", reclamizzato ad esempio su La Nazione del 16 maggio 2011, che è sembrato richiamare e ricordare un poco ed in qualche misura i concetti alla base delle mie precedenti ipotesi di musei, che autenticai otto anni prima e che suggerii, sempre due anni prima, e come visto, al Commissario Straordinario dell'Expo 2015, che era al contempo anche Sindaco del Comune di Milano. Ad ogni modo, avendo letto il programma di quella successiva manifestazione, gli obiettivi e gli strumenti adottati mi sono sembrati, almeno con riferimento alla prima edizione, diversi.

- l'avvento, tempo ancora dopo, a partire dal febbraio 2013, del social network Happier che, in buona misura e al pari di quanto avevo previsto circa un quinquennio prima (visto che diedi la possibilità anche ai singoli di segnalare o presentare propri elaborati in grado di suscitare buonumore che in ogni caso sarebbero stati accolti, perlomeno, in un sito web appositamente creato, se non proprio nel museo), sembra basarsi sullo stesso concetto base e avere più o meno le stesse finalità.

segue il link alla ricevuta
d'invio del mio progetto al
Sindaco di Milano, che era,
anche, l'allora Commissario
Straordinario per l'Expo 2015


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segue il link alla gentile lettera
di risposta che ho ricevuto da parte
del Comune di Milano

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seguono i links al progetto
di due pagine che inoltrai
la prima volta all'allora
Commissario Straordinario
dell'Expo 2015

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segue il link alla ricevuta
che documenta l'invio (cinque
giorni dopo) di questo mio
progetto (che peraltro non
era il solo) anche al Presidente
della Repubblica

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segue la foto dell'opera originale
di Piero Manzoni (a beneficio di chi
potesse pensare che non esistesse)

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segue la pubblicità del primo Festival
della Felicità, che è sembrato ricordare
un poco la mia idea di base che autenticai
otto anni prima, nonchè, suggerii due anni
prima al Comune di Milano
(guardando
comunque al programma di questa
manifestazione e tenuto conto che nel
mio caso l'ipotesi era, ed è, quella
di dare vita prevalentemente a musei,
devo dire che gli obiettivi e gli
strumenti mi sono parsi al momento
e nel complesso diversi)

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segue il link ad un articolo
del 26 luglio 2013 che annuncia
l'affermazione del social network
Happier (da un altro articolo
pubblicato on-line nella stessa
data, sull'edizione web de La
Repubblica, ho letto che la
pubblicazione dell'app su
I-Phone era solo di 4 mesi
prima, ossia del febbraio
2013 e che l'autrice
è Nataly Kogan)

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